la rigattiera nera

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25

Dic

Oca arrosto per le Santissime Festività

scritto dalla rigattiera nera  pubblicato in 1965, Cav. Amedeo Pettini, in cucina

Sventratela, passatela alla fiamma, lavatela, fatela sgocciolare ed asciugare; introducete nel suo corpo qualche cucchiaio di “Olio Carli”, sale e scorza di limone.
Così preparata mettetela in casseruola con discreta quantità di “Olio Carli” e qualche garofano; spargetevi sopra del sale e lasciatela cuocere lentamente con fuoco sopra e sotto, rivoltandola di quando in quando.
Allorché sarà ben rosolata, bagnatela con qualche cucchiaiata d’acqua calda e lasciatela finire di cuocere.
Accomodatela in un piatto versandovi sopra il suo intinto che avrete digrassato e servitela in tavola.

* * *

Quest’oggi si festeggia la Santissima Natività di Nostro Signore: quale migliore occasione per proporre a Voi, Aff.mi Clienti, questo semplice ma assai gustoso piatto della tradizione? L’autore della preziosa ricetta è il Cav. Amedeo Pettini che oramai da tanti anni allieta le nostre belle tavole italiane con il classico, irrinunciabile suo “Ricettario Carli”.
Ringraziamo il nostro carissimo amico e Aff.mo Cliente, signor Mario Pellacani il quale svariati giorni or sono ci chiedeva come cucinare l’amato volatile grasso. La nostra risposta giunge con colpevole ritardo ma, nello scusarci per lo spiacevole inconveniente, ne approfittiamo per augurare ad egli, e a Voi Tutti, un lieto Natale e un provvido Anno Nuovo.

etichette: oca, ricette

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19

Feb

Piccola guida di Roma ad uso del play-boy

scritto dalla rigattiera nera  pubblicato in 1965, articoli per adulti, Jack Matcha, ore liete, saper vivere, uomini veri

premete qui per ingrandire l'immaginettaTutta la nostra invidia al play-boy che, beato lui, mette piede per la prima volta in Via Veneto e si vede sfilar davanti le belle, giunoniche donne italiane. Il passatempo preferito del Nostro, nella Città Eterna, sarà infatti proprio quello di starsene seduto al bar lasciando vagare lo sguardo, tra un sorso di cappuccino e l’altro, su rotondità sculettanti sl marciapiede di fronte. Può anche venirgli una voglia matta di stringere fra le braccia una di queste deliziose creature e allora si ritroverà  tutto scosso da un tremito nell’ardo sforzo di controllarsi. Dovrà ricorrere all’aiuto di una doppia grappa (o di una doppia Strega) per far cessare il trmito e intanto si chiederà cosa mai gli stia succedendo.
Non dovrebbe prendere la faccenda troppo sul serio. Dipende dal fatto che sta respirando l’aria di Roma, il cui potere inebriante supera a volte quello dello champagne, soprattutto se ci si trova nelle immediate vicinanze di un bocconcino che potrebbe passare benissimo per la sorella gemella di Gina Lollobrigida.
[…] E’ impossibile non guardarle queste romane. A parte quei loro sguardi, quei loro occhi scuri, vestono in modo così provocante… La biancheria è una specie di seconda pelle, e sopra portano delle bluse in cui ce la fanno appena a respirare, e poi delle gonnelline cortissime.

I “PAPPAGALLI”
[…] La caccia qui continua notte e giorno e i romani mandano a carte quarantotto qualsiasi cosa per parteciparvi. Me ne sono capitati sott’occhio certi diretti ad un appuntamento d’affari; di colpo, eccoli invertire la marcia, sulla scia di una bellezza. La implora, la vezzeggia, la supplica di concedergli un appuntamento, le urla incredibili complimenti e infine ridotto alla disperazione abbandona la macchina e tutto per seguirla a piedi. Ai vecchi tempi l’inseguitore poteva anche permettersi un pizzicotto nelle parti molli, in segno della sua stima. Vero, le ragazze non sempre gradivano molto, anche perchè a “permetterselo” in genere era il maschio “pappagallo” e la scena una fermata di tram o dintorni. Il pizzicotto comunque rientrava nelle regole del gioco. Oggigiorno è un gesto fuorilegge e la maggior parte dei flirt e degli approcci sono condotti con elegante noncuranza. Ma i pappagalli sono dovunque.


COSA FARE DOPO IL TRAMONTO

La vita notturna di Roma rientra in due categorie.
Della prima fanno parte quei pochi locali lussuosi che quanto ad atmosfera, arredamento e musica stanno al passo con tanti altri night-club europei. Nella seconda rientrano quei postiini dove il povero play-boy non appena vi mette piede si trova subissato da una atmosfera eroticamente insostenibile.
[…] Un capitolo a parte meriterebbe il Piper club, enorme con pedane di plexiglas, sculture Pop, ragazzini beat e i migliori e più scatenati complessi di musica leggera. Se siete giovani, se ce la fate a ballare per quattro ore è il vostro luogo preferito.

CONSIGLI UTILI PER IL PLAY-BOY
Le italiane apprezzano motlo le calze, i profumi francesi, le sigarette americane con filtro, e le radioline a transistor.

* * *

Amico scapolo e avventuroso, è dedicata proprio a lei la novissima “Guida internazionale del playboy”, l’opera letteraria attualmente più in voga nelle Americhe! Essa è stata vergata dal leggendario play-boy americano signor Jack Matcha, una vera autorità in campo di viaggi di piacere. Si faccia conquistare e travolgere dalla “Dolce Vita” e poi ci scriva: resterà soddisfatto!

etichette: amore, dolce vita, pappagallo, playboy, roma, sexy

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